CHIUDE LA SEDE TELECOM DI TRAPANI

Dopo aver appreso delle intenzioni prese dalla Telecom Italia S.p.a. e presentate, attraverso il piano industriale 2013/2014, alle OO.SS. Nazionali il 21 Febbraio u.s., ci riferiamo alla chiusura della sede lavorativa, ad oggi presente in Via Marino Torre al civico 32 di Trapani, del Servizio 187 "Call-Center" della Telecom Italia, non si può non lanciare un grido di allarme!.

Questo ufficio conta 34 risorse che presto, comunque non oltre il 2014, si vedranno sottrarre la sede di lavoro a Trapani con tutto quello che comporterà per i lavoratori e le loro rispettive famiglie.- Ancora una volta questo territorio, seppur per motivi diversi, vede perdere lavoro e tanto altro.

Il piano industriale presentato al Sindacato nazionale prevede tra le tante cose anche l’ipotesi di Societarizzazione, nonché la costituzione di Società per il servizio di Customer, del ramo Caring services con la sua riorganizzazione finalizzato all’efficientamento, recupero di produttività e riduzione dei costi complessivi di struttura.

Le attuali sedi di Caring sono 125 sparse sul territorio nazionale in 81 città; a fine piano la struttura dovrebbe essere presente in 27 città e in 31 immobili. Il piano si articolerà nel 2013 con l’accorpamento delle pluri-sedi nella maggiori città e nel 2014 con la chiusura di tutte le piccole sedi con meno di 50 dipendenti, con il

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ricorso al telelavoro oppure con il trasferimento in altre sedi.-
Come se non bastasse, sempre l’azienda, chiede di applicare al proprio personale il contratto di solidarietà e secondo il progetto presentato avrà 3 fasce di percentuale così articolato:
6.15% pari a 16gg.
9.23% pari a 24gg.
15.00% pari a 39 gg
I settori al 15% sono :
Cross activities di open access
Indiretti e supervisor
DA ( il personale avente solidarietà al 3.27)
Settori al 9.23%:
Staff e funzioni commerciali compresi i negozi.
Settori al 6.15%
Tutta la Tecnology.
Caring e CSA

Vanno fatte alcune riflessioni, ……….Telecom Italia chiede di introdurre i contratti di solidarietà ma non si sa ancora quanto e se saranno finanziati gli ammortizzatori sociali.

Il Paese non sa se avrà o meno un governo nei prossimi mesi, l'esito delle elezioni ha lasciato tutto nell'incertezza e ci vorrà tempo perché si sappia se l'Italia avrà o meno un Governo nella pienezza dei poteri, chi lo presiederà e che cosa vorrà fare in concreto.

In compenso, Telecom Italia ha dato tempo fino all'11 marzo ai sindacati per accettare un contratto di solidarietà che riguarderebbero 33.000 lavoratori dipendenti del gestore telefonico. Nel nostro territorio, quello trapanese, poco meno di 50 RISORSE nelle diverse percentuali, meglio, sopra specificate.

Al momento però la stessa Cassa Integrazione non ha fondi che fino a Giugno e, non si sa se il nuovo Governo la vorrà rifinanziare, né se il nuovo Governo accetterà di autorizzare i contratti di solidarietà per un'azienda in attivo come Telecom Italia.

Questo Sindacato si dichiara, ovviamente, pronto a trattare ma chiede: che si escluda lo scorporo delle attività ed il trasferimento territoriale del personale, di mantenere la sede lavorativa a Trapani considerato che la Telecom continuerà a pagare l’affitto dei locali di Via Marino Torre e, che prima di applicare il contratto di solidarietà si faccia chiarezza sull’autorizzazione che dovrà concedere il nuovo Governo.

Non meno importante, è proprio il caso di dirlo, che le forze politiche, da poco elette per le recenti elezioni, di questo territorio si sentano allertate sulla possibilità d’intervenire in difesa del proprio territorio e dei rispettivi concittadini affinché si possa mantenere la sede di lavoro e con essa, di certo, la sua occupazione.

Trapani, 07 Marzo 2013

Il Segretario Generale UilCom
Francesco Silvano

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