TELECOM - LA UILCOM A SOSTEGNO DEL BENESSERE DEI LAVORATORI

A poco meno di un anno dalla sottoscrizione dell’accordo del servizio 187 si registrano, a nostro parere, evidenti e diversi problemi sull’organizzazione del lavoro e, non meno importante, sul “BENESSERE” dei lavoratori.

• La nuova turnistica con il passaggio a dieci turni non ha di certo migliorato la possibilità di conciliazione tra lavoro e famiglia, in particolare per quel che riguarda i turni della fascia centrale, tra le ore dieci e le ore undici e trenta.
Sono emerse, inoltre, molte difficoltà nella fruizione dei cambi turno su bacheca nazionale, sulla quale chiediamo una verifica e una maggiore trasparenza dei criteri di concessione degli stessi.

• L’organizzazione per “code” voluta dall’Azienda al fine di creare degli specialisti nella varie tematiche tecnico/commerciali è contraddetta dall’eccessivo numero di trabocchi, soprattutto in alcune fasce orarie, che vanifica la specializzazione della risposta al cliente.

• Il nuovo modello organizzativo ha pertanto contenuto il back office e le ripetute riprogrammazioni della regia nell’arco della giornata non fanno che ridurne ulteriormente “l’entusiasmo” fra i lavoratori e, credete, non è affatto una percezione.-

• In questa situazione crediamo vada riformulato il questionario del sondaggio rivolto alla clientela in quanto quello attuale dà luogo ad ambiguità e costringe il/la lavoratore/trice a spiegarne la finalità, cliente per cliente, e potrebbe essere evitata soltanto se le domande avessero un’interpretazione inequivocabile.

• Inoltre si aggiungono le rinnovate pressioni, diverse da modulo a modulo, in particolare sulle tempistiche (parliamo di secondi) di presa in carico della chiamata (ringing).


Si è stanchi di continuare a lavorare in questa maniera,
si è stanchi di continuare a prendersi in giro,
si è stanchi di continuare a vedere depauperare la nostra azienda attraverso il “mordi e fuggi” praticato da alcuni manager aziendali,
si è stanchi di continuare ad assistere, indipendentemente dai livelli di appartenenza, a ritmi e condizioni di stress insostenibili,
si è stanchi di continuare ad assistere a comportamenti ipocriti e falsi con se stessi e, peggio ancora, verso la clientela,
si è stanchi di continuare a subire supinamente,
si è stanchi di continuare, passivamente, a veder sottratte le conquiste salariali e tanto altro ancora,
si è stanchi di continuare a non essere protagonisti del proprio lavoro,
si è stanchi di continuare a non sentirsi orgogliosi di appartenere,
si è stanchi di continuare ad assistere di lavoratori che “leccano….”, la gerarchia aziendale, per avere premi ad personam,
si è stanchi , infine, di continuare a vivere in un’Azienda che non riesce a garantire serenità e certezze, per il futuro, ai propri dipendenti.-

Si desidera coinvolgere tutte quelle intelligenze, presenti e spiccate, tra la popolazione lavorativa di questa azienda e s’invitano,
le stesse, a reagire con un colpo di schiena e con orgoglio mantenendo preservata la dignità ed il proprio futuro.-

E’ proprio il caso di svegliarsi, è giunto il momento di assumere decisioni che possono sembrare estreme persino per chi dell’estremismo si è tenuto sempre distante.- Si vuole significare che non sempre è giusto accettare comunque ed indipendentemente ciò che viene calato dall’alto.- Questa Organizzazione per sua natura non ama polemizzare, non è mai stata disfattista anzi si è proposta, da sempre, per il costruire assieme a tanti altri quello che in poche parole molti desidereremmo e cioè un futuro, in questa azienda, più sereno e un quotidiano lavorativo più tranquillo.

Rivolgendoci al Management aziendale, chiediamo senza nasconderci dietro un dito e fuori dal sindacalese che vengano, da subito, dati i soldi che si riferiscono al PdR poiché da questo dipende, per i molti dipendenti, il pagamento dei mutui, dell’Imu, delle tasse e di tanto altro ancora.

E’ facile, a tal punto, sostenere diversamente cosa e come fare con quello che attende ai lavoratori fino a fine anno…

Non può essere smentito che i lavoratori abbiano lavorato ed è più che naturale, immaginare, che abbiano i loro ritorni e venga riconosciuto loro ciò che si sono guadagnati.-
Non è accettabile, in un’azienda che si definisce seria, che il Suo management possa prendersi gioco del proprio personale e possa prendere tempo sostenendo, rivolgendosi ai rappresentanti sindacali, che per quanto disponibili non è possibile riconoscere il PdR soltanto perché non è stato sottoscritto il rinnovo del Contratto di Settore.-
Va ricordato a costoro, eventualmente, che per non lasciare i propri dipendenti in seria difficoltà si potrebbe sottoscrivere “un’intesa ponte” in attesa che si firmi il rinnovo del contratto.-
I lavoratori non possono attendere e, soprattutto, non possono disattendere gli impegni che ciascuno hanno preso con le banche e tanto altro…………..
Non meno importante è far ricordare, sempre al Management, che molti colleghi hanno preso la decisione di lasciare l’Azienda entro fine anno servendosi, ovviamente, della mobilità prevista.- E’ naturale e sacrosanto riconoscere a costoro il PdR di riferimento poiché lavorato.- Nessuno desidera chiedere un’elemosina per chi ha contribuito, onorevolmente, al raggiungimento dei risultati voluti dall’azienda
Infine s’invita la Telecom Italia a ripensare il modello d’organizzazione del lavoro mettendo al primo posto il benessere e la salute dei lavoratori, solo così aumenterà la qualità e la produttività verso la clientela.

Trapani, 26 Novembre 2012

Il SEGRETARIO GENERALE UILCOM Trapani
(Francesco SILVANO)

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