PIATTAFORMA CONTRATTUALE DIPENDENTI IMPIANTI SPORTIVI

“La società industriale e quella postindustriale, grazie alle profonde trasformazioni che hanno accresciuto la produttività e modificato i tradizionali modelli di organizzazione del lavoro, hanno permesso di liberare quantità crescenti di tempo libero affermandolo come momento di svago e di divertimento inteso come attività fisica e dello spirito, distratto dalle preoccupazioni abituali e volto a creare piacere, benessere ed elevazione culturale dell’individuo.

La cosi detta “qualità della vita” è misurata dal grado di benessere della società, dalla gerarchia dei valori ai quali fa riferimento, dei servizi sociali di cui è dotata. In sostanza si deve convenire sul fatto che lo Sport non è più, come è stato tra gli anni cinquanta e settanta, solo un ambito tipico e limitato - per lo più agli interessati all’attività agonistica, professionistica e non - ma ha assunto un carattere sociale molto più vasto e pervasivo, con conseguenze importanti per tutta la vita sociale. Lo sport di base – quello per tutte e per tutti ed è praticato da milioni di cittadini e cittadine di qualsiasi età e condizione sociale – muove volumi economici assai rilevanti anche se le percentuali purtroppo cambiano sensibilmente tra le regioni del centro, del nord e sud del Paese. Ebbene questo sport di massa, che al di là delle dichiarazioni di intenti, viene ancora oggi considerato di serie B rispetto a quello agonistico e olimpico è anche un importante volano economico che nel suo insieme contribuisce a più del 4% del PIL nazionale. Solo per il turismo è interessante un dato: lo sport movimenta il 6/7% del totale del turismo in Italia (fonte UISP ). È un mondo che, se mantiene le proprie caratteristiche virtuose, produce molto di più della sola performance economica, offre infatti, prevenzione e quindi salute, integrazione, collaborazione, educazione, controllo pacifico del territorio in senso largo. Produce cioè coesione sociale, la cui mancanza ha un costo economico gravissimo. Lo sport tuttavia non fa bene solo all’umore ma anche alle entrate del paese dal momento che muove l’economia in maniera decisiva, basti pensare che sono 14.533, infatti, le imprese che si occupano di sport in Italia, in crescita del 3,4% nel 2011 ( Fonte CNEL ). Su base provinciale, è bene sottolineare che a detenere il primato di città più attrezzata e’ la capitale Roma con 1.189 imprese attive nei settori dello sport, con l’8,2% del totale nazionale”, anche se a detenere il primato a livello nazionale è la regione lombarda che e’ prima in tutti i settori con 1.359 impianti (il 17,6% nazionale), 1.345 attività sportive (20,8%) e 67 attività miste (19,7%). Stando a questi numeri si tratta di un business in grado di trainare una parte importante dell’economia del paese, elemento che di questi tempi di recessione non guasta di certo. E’ per questi motivi che come OO.SS. riteniamo non più rinviabile la costruzione di uno strumento contrattuale utile e funzionale allo sviluppo ed al rafforzamento di attività imprenditoriali virtuose, capaci di trainare, per la propria parte, una sana occupazione e partecipare alla crescita dell’economia del paese. Nella elaborazione della piattaforma bisogna quindi prioritariamente tener conto che, in occasione dell'ultimo rinnovo contrattuale, il 30 luglio 2008, ci si è limitati prevalentemente ad un sostanziale rinnovo economico riferito al quadriennio 2006 - 2009, rinviando a successivamente tutta la parte di revisione normativa che era predisposta nella precedente piattaforma. Conseguentemente alla premessa e al quadro sopra sinteticamente delineato la piattaforma per il rinnovo del CCNL mette al centro la realizzazione dei seguenti obiettivi:

  • Per quanto attiene la decorrenza e durata il C.C.N.L. avrà durata triennale, secondo l’accordo interconfederale di gennaio 2009, sia per la parte normativa che per quella economica, ed decorrerà dal 01 gennaio 2012 al 31 dicembre 2014.
  • la puntuale verifica del campo di applicazione in un settore che sempre più articolato e che si va diversificando passando dalla cura della persona allo sport passando per le attività legate al benessere.
  • Ferme restando le prerogative singole delle parti, rilanciare la bilateralità attraverso la definizione degli aspetti costitutivi, nonché regolamentari dei soggetti contrattuali.
  • Riordino delle norme sul mercato del lavoro, verificando la coerenza contrattuale con le norme vigenti e degli accordi interconfederali in tema di riforma dell’apprendistato.
  • Verificare la coerenza dell’attuale classificazione del personale all’evoluzione che il settore ha subito negli ultimi anni.
  • Provvedere al dovuto adeguamento salariale, nel rispetto delle condivise norme sui nuovi assetti contrattuali, nonché l’adeguamento delle maggiorazioni per il lavoro notturno e supplementare.
  • Prevedere, in assenza del II livello di contrattazione, un elemento di garanzia retributiva sulla produttività.
  • Riordinare tutta la materia del welfare con particolare attenzione alle tutele specifiche per la maternità, la malattia, il periodo di comporto, la polizza assicurativa infortuni.
  • Mutuare e garantire l’applicazione delle attuali regolamentazioni in materia di lavoro minorile.

 

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