CIASCUNO SI ASSUMA LE PROPRIE RESPONSABILITA' O SARA' MANIFESTAZIONE

Provate per un attimo ad immaginare cosa accadrebbe se un giorno la Polizia di Stato non riuscisse più ad  arrestare i mafiosi ed accumulasse per anni ed anni un grandissimo arretrato di latitanti da catturare, a differenza di Carabinieri e Finanza che, invece, in quegli stessi anni continuano ad arrestare e catturare come hanno sempre fatto.

Avete fatto mente locale?

Bene, allora adesso immaginate che l’Amministrazione, non riuscendo a fare quello che è il suo dovere, né più né meno che il suo dovere, proponesse al Parlamento di depenalizzare l’associazione a delinquere di stampo mafioso, azzerando così l’arretrato di arresti ed ottenendo anche un bel risparmio di risorse economiche per straordinari, missioni, eccetera.

Assurdo, vero?

Eppure è esattamente questo che il Ministero dell’interno sta tentando di fare oggi: il concorso annuale da vice sovrintendente è stato introdotto dal riordino del 2001 e, negli undici anni trascorsi, è riuscito ad accumulare ben nove anni di ritardo: un vero record, senz’altro degno del Guinness dei primati.

Undici anni di errori imperdonabili commessi sulla pelle dei poliziotti ed oggi i responsabili di queste gravissime mancanze vorrebbero che a pagare fossero proprio le vittime, quei poliziotti che per undici lunghi anni non hanno potuto partecipare neanche ad un solo concorso mentre, negli stessi anni, Carabinieri, Finanzieri, Penitenziari, Forestali, Soldati, Marinai ed avieri hanno potuto partecipare, ogni anno, non ad uno ma a due concorsi: uno da brigadiere ed uno da maresciallo.

Sarebbe la Caporetto della Polizia di Stato rispetto a tutti gli altri Corpi del comparto: la resa incondizionata di un’Amministrazione che dichiarerebbe, senza ritegno e senza pudore, che oggi non è in grado e non sarà in grado neanche in futuro, ripianati i posti, di selezionare all’interno del ruolo di base i tantissimi poliziotti disposti a mettersi in gioco, studiare per la promozione e per la promozione sostenere un esame selettivo.

In questo penoso 8 settembre, in questo tragicomico fuggi fuggi dalle responsabilità l’Amministrazione ha addirittura tentato di annullare un concorso già bandito e per partecipare al quale decine di migliaia di colleghi hanno speso soldi per stampare i quiz, sacrificando le proprie ferie, le proprie energie e le proprie famiglie.

Ma non basta: per avere la garanzia della sede gli assistenti capo vedrebbero ridotti i loro posti dal 70 per cento al 30 per cento, con la scusa di dover coprire i posti vacanti in alcune sedi con il personale che parteciperebbe all’altro concorso: ma con quale faccia questa Amministrazione, la stessa Amministrazione che ha tenuto VUOTI quei posti per ben nove anni all’improvviso ora dice che è indispensabile coprirli?

Fin dall’anno scorso, quando abbiamo sollevato per primi questo problema, la nostra posizione non è mai cambiata per cui, DOPO AVERLO DETTO SUL TAVOLO, ribadiamo che va espletato immediatamente il concorso già bandito e va quindi azzerato immediatamente l’enorme buco di circa 8.000 unità nel ruolo dei sovrintendenti ripartendo quei posti in due procedure straordinarie, PROPRIO come già avvenuto nel 2001:

  1. Una procedura per titoli riservata agli assistenti capo con garanzia della sede;
  2. Una procedura per esami aperta a tutti coloro abbiano un’anzianità di servizio di almeno  quattro anni.

E’ evidente che in queste due procedure vanno in ogni caso salvaguardate le diverse decorrenze edopportunamente valorizzate le posizioni di coloro i quali sono già risultati idonei in precedenti concorsi.

Esattamente come l’anno scorso torniamo anche a sottolineare il buco d’organico di ben 9.000 unità nel ruolo degli ispettori con la necessità di dare risposte anche agli attuali sovrintendenti e quindi chiediamo:

  1. il concorso interno straordinario per esami previsto dalla legge per il 65% dei posti disponibili;
  2. l’introduzione a regime del concorso interno annuale da vice ispettore.

Purtroppo siamo costretti a ripetere ancora una volta che il danno che l’Amministrazione ha causato creando al suo interno questi buchi d’organico non solo investe le opportunità di carriera dei diretti interessati, vale a dire gli attuali circa 63.000 agenti, agenti scelti, assistenti, assistenti ed assistenti capo, insieme agli attuali circa 12.000 sovrintendenti e sovrintendenti capo, ma tutta la comunità Polizia di Stato, di cui ha abbassato la media retributiva: per questo sono diminuite le risorse confluite verso tutti noi per i nostri Fondi incentivanti, per il nostro Fondo perequativo e per i riordini precedenti.

La soluzione del problema è urgentissima perché, se dovesse arrivare un riordino prima che fossero banditi tutti i concorsi straordinari, il danno sarà irreparabile.

La nostra posizione è stata coerente fin dal primo momento, non abbiamo avuto bisogno di spericolate acrobazie lessicalie, proseguendo sulla stessa strada, siamo pronti ad attivare tutti i mezzi di lotta per mettere fine a questa autentica vergogna, fino a manifestare davanti al Viminale senza alcuna possibilità di compromesso se è sulla pelle dei colleghi, perché la Uil Polizia è il Sindacato dei Poliziotti.

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