MISURE DIRETTE A FAVORIRE PARI OPPORTUNITA' NEL LAVORO E NELLO SVILUPPO PROFESSIONALE, VIOLAZIONE DELL'ART. 6 - ACCORDI DECENTRATI - VERTENZA

Sig. Questore, ancora una volta questa amministrazione smentendo se stessa, prima sottoscrive gli accordi sindacali, poi ne viola l’applicazione. E’ proprio di qualche ora fa’ la notizia che molti colleghi saranno assegnati ad altri uffici. Pur avendo più volte rimarcato l’argomento anche in commissione paritetica per le pari opportunità, la nostra O.S. viene costantemente esclusa dall’argomento nonostante gli accordi decentrati prevedano il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali! 

Ad ogni buon fine citiamo testualmente l’art. 6 dell’accordo decentrato siglato in data 18 Maggio 2010:
“Misure dirette a favorire pari opportunità nel lavoro e nello sviluppo
 professionale ai fini anche delle azioni positive secondo i principi di cui al
D.Lgs. N. 198/2006”

“…L'Amministrazione si impegna a garantire le misure dirette a favorire le pari opportunità nel lavoro e nello sviluppo professionale, compresa la mobilità interna, oltre all'eliminazione di pregiudizi ed ostacoli che potrebbero sorgere anche in base al sesso, alle religioni ed alle inclinazioni sessuali dei dipendenti. Si conviene unanimemente di elaborare per ogni Ufficio una graduatoria di preferenza al fine di renderla trasparente; per ogni singola richiesta del dipendente si terra conto dei sotto elencati criteri:
1. titoli professionali, corsi frequentati e attestati conseguiti
2. anzianità di servizio;
3. precedenti incarichi ricoperti;
4. rapporti informativi;
5. qualità morali e culturali etcc.
A tal fine, per garantire la massima trasparenza, l'Amministrazione fornirà preventivamente alle OO.SS. firmatarie notizie o elenchi sui nominativi interessati che tenga conto delle singole aspirazioni…..”.

Non comprendiamo perché piuttosto che intavolare un giusto confronto costruttivo e democratico con le parti sociali, si preferisca agire d’imperio ignorando le norme stabilite in accordo, ledendo il diritto alle pari opportunita’ nel lavoro e nello sviluppo professionale di ognuno e mortificando così ogni aspirazione dei poliziotti in questa provincia !
E’ pur vero che la materia è di Sua prerogativa, ma il diritto di critica non crediamo che possa esserci negato da nessuno, oltretutto, non riusciamo a comprenderne il principio ispiratore a meno che non debba rispondere a logiche diverse da quelle che sono le effettive esigenze di servizio.


Trapani 12 giugno 2012

LA SEGRETERIA PROVINCIALE
UIL POLIZIA TRAPANI

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