Emergenza idrica al carcere di San Giuliano. Il segretario Uilpa scrive a Sicilacque

Da diverse settimane ormai al carcere di San Giuliano, a Erice, si soffre per la carenza idrica. Il coordinatore regionale di Uil penitenziari Sicilia Gioacchino Veneziano ha così deciso di segnalare il disagio a Sicilacque con una lettera indirizzata, inoltre, al prefetto di Trapani e al Governatore Siciliano. Di seguito il testo della lettera.


Egregio Presidente della Società Sicilacque,

nella qualità di Coordinatore Regionale del sindacato Uil Polizia Penitenziaria in Sicilia , è giusto che intervenga per la salvaguardia dei lavoratori della Polizia Penitenziaria che a Trapani vigilano h.24 nei confronti di più di 540 detenuti. (con oltre 100 detenuti A.S). Le posso dire con la massima sincerità che tutti gli operatori di Polizia hanno dovuto trascorrere un estate lavorativa con precarie condizioni di pulizia nei posti di lavoro, considerato le carenze idriche, ma soprattutto hanno limitato al massimo le reclamate esigenze di igiene da parte dei carcerati, operando con grande professionalità, evitando qualsiasi azione tendente a compromettere l’ordine e la sicurezza del penitenziario.
I Poliziotti Penitenziari lavorano a stretto contatto con i detenuti, quindi la continua mancanza d’acqua, espone gli stessi a rischi, ragion per cui ci turba la notizia dell’ipotesi ventilata che la Società Sicilacque di cui Lei oggi è il Presidente, pare abbia deciso di erogare l’acqua nella zona che va da San Giuliano a Casa Santa (dove ricade la casa Circondariale) ogni 3 giorni.
Fermo restando che agendo sul territorio di Erice Casa Santa, abbiamo percepito pesanti lagnanze anche dei cittadini residenti, ma se la notizia di cui sopra fosse vera, sarebbe davvero drammatico poter continuare a gestire l’igiene e la salubrità dei luoghi di lavoro, fermo restando le derivati problematiche di ordine e di sicurezza che dovremmo fronteggiare con le poche forze di Polizia Penitenziaria disponibili che abbiamo presso il Comando di Trapani.
Inoltre, oramai lo sanno anche le “pietre”, che anche il carcere di Erice-Trapani è “dissalatore dipendente”, quindi nel caso (oramai frequente…ndr) di eventuali rotture o anche micro interruzioni da parte dell’impianto, allungherebbero inevitabilmente i tempi di erogazione, con le conseguenze che non osiamo neppure immaginare.
Si chiede pertanto al Lei in qualità di Presidente di Sicilacque, un coinvolgimento particolare verso la struttura carceraria de quo, di conseguenza rivedere i criteri di fornitura idrica nel carcere di Erice Trapani, affinché l’erogazione diventi costante e con tempi più brevi al fine di scongiurare il pericolo di tensioni future che possono avere ricadute pericolose sui carichi di lavoro e sull’’incolumità fisica degli operatori di Polizia Penitenziaria.
Infine ma non per importanza, siamo certi che sia Sua Eccellenza il Prefetto,che il Signor Presidente della Regione, porranno in essere le migliori energie per intervenire ognuno per le rispettive competenze rispetto la questione testé segnalata.

Si rimane in attesa di cortese ed urgente riscontro.

Cordialità.

IL SEGRETARIO REGIONALE COORDINATORE
UILPA PENITENZIARI SICILIA
Gioacchino Veneziano

Informazioni aggiuntive

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information