CARCERI. LA UIL PENITENZIARI RACCONTA SPRECHI E DISAGI CON SCATTI FOTOGRAFICI

Nel pomeriggio del 5 Luglio 2013 una delegazione della UILPA Penitenziari si recherà in visita al carcere di Trapani e procederà a documentare attraverso riprese video fotografiche, lo stato degli automezzi del Corpo di Polizia Penitenziaria adibiti al trasporto dei detenuti.

“…la possibilità di documentare le condizioni di lavoro è un obiettivo che la UIL ha sempre inseguito, poiché è giusto che la gente sappia come operano i poliziotti penitenziari addetti alle scorte dei detenuti…” – dichiara Gioacchino VENEZIANO Coordinatore Regionale della UILPA Penitenziari Sicilia, che capitanerà la delegazione, composta dai Segretari Provinciali Antonino SIMONE e Michele BARRACO.

Noi siamo fermamente convinti che occorre alimentare la coscienza sociale su ciò che è realmente il carcere; senza nascondere nulla e senza nascondersi da nulla. La possibilità di procedere alla documentazione dello stato dei luoghi di lavoro come riteniamo siano gli automezzi del corpo è stata resa possibile grazie al Capo Dipartimento Tamburino e da una recente pronuncia del Garante della Privacy, che nulla ha eccepito rispetto alla possibilità che le delegazioni sindacali visitanti effettuassero riprese video-fotografiche, sempreché esse non riguardino persone detenute.

La UILPA Penitenziari è soddisfatta per aver raggiunto un obiettivo definito storico.

A Trapani insiste Veneziano - abbiamo un parco macchine completamente da rottamare, autovetture, furgoni, pullman che per pochi euro di danni vengono lasciati all’addiaccio, facendo così crescere le spese per le riparazioni, per questo, oggi - sottolinea VENEZIANO – apriamo l’iniziativa “lo scatto della vergogna e degli sprechi “ a Trapani, carcere di frontiera, ove per un bacino di oltre 700 detenuti vi è a disposizione solo un furgone trasporto detenuti, e molte volte si violano le norme di sicurezza e di legge per consentire la presenza dei reclusi nelle aule di giustizia, esponendo gli autisti ed i capi scorta a responsabilità estreme, per questo che “fotograferemo” tutti i mezzi sia quelli funzionanti, che quelli guasti, per dimostrare lo spreco e la vergogna di certe situazioni, relazionando il tutto all’Amministrazione delle Giustizia, e se è il caso pure ad organismi di controllo.

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