CHIUSURA DELLE CARCERI DI NICOSIA, MISTRETTA E MODICA. VENEZIANO (UILPENITENZIARI) SCRIVE AL MINISTRO CANCELLIERI E AL GOVERNATORE CROCETTA

Le carceri Siciliane sono sovraffollate di oltre 3500 detenuti però si chiudono ben 4 presidi di legalità.

"il tavolo regionale non è in condizione di modificare le aspettative del personale collocato favorevolmente nelle graduatorie delle carceri siciliane ove è stato imposto ai colleghi perdenti le sedi di presentare le domande di trasferimento, inoltre, non accettiamo vincoli nelle richieste per le sedi extra penitenziarie, poiché è assurdo che il Provveditore della Sicilia non possa accettare le richieste di trasferimento verso la Scuola di Polizia Penitenziaria di Catania, e negli Uffici Esecuzione Penale Esterna, laddove paradossalmente vi sono decine di poliziotti parcheggiati con provvedimenti ministeriali”.

Questa è stata la dichiarazione al vetriolo di Gioacchino Veneziano Coordinatore Regionale della Uil di categoria fatta questa sera al Provveditorato Regionale delle carceri in Sicilia in merito alla chiusura dei penitenziari di Nicosia,Mistretta, e Modica, annunciando la trasmissione di una lettera aperta al Ministro della Giustizia Anna Maria cancellieri e al Presidente della Regione Rosario Crocetta.
Scrive Veneziano: …“dopo la chiusura del carcere di Marsala, si è passati a quelli di Mistretta, Nicosia, e Modica, è anche in queste strutture non esistono carenze igienico-sanitarie, né presunti risparmi, nell’ottica della spending review, perché tutti gli spostamenti inerenti l’attività giudiziaria e penitenziaria verrebbero allungati quindi è evidente che la vera finalità della soppressione di posti di lavoro in piccoli centri è quella di rimpinguare gli organici carenti in molti case circondariali, imponendo una mobilità forzata, che comporterà gravi penalizzazioni economiche e aggravi di spese per i lavoratori”.
“La chiusura delle carceri provocherà inoltre un peggioramento delle condizioni di vita dei detenuti, che andranno a sovraffollare le carceri siciliane già straripanti di oltre 3500 reclusi rispetto la capienza regolamentare, e mancano oltre 800 poliziotti penitenziari…”
“Una regione come la nostra “ad alta densità mafiosa”, in cui Forze dell’Ordine e Magistratura si spendono senza sosta portando a termine importanti operazioni, ma in cui ancora esistono pericolose sacche di illegalità e su cui “pesa” la presenza di latitanti eccellenti, la battaglia per la legalità e la sicurezza non può contemplare risparmi di sorta, e la chiusura di presidi di legalità quali sono le carceri , conclude Gioacchino Veneziano , “costituisce una prova inconfutabile della grave sconfitta dello Stato"

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