POLIZIOTTO PENITENZIARIO AGGREDITO ALL'UCCIARDONE

“Il personale di polizia penitenziaria è scoraggiato e non sa neppure che cosa fare viste ormai le condizioni estreme di carenza di organico in tutti i ruoli che determinano vuoti di sicurezza estreme che vanno a ricadere solo sulla loro pelle”.

 

Con queste parole la segreteria regionale siciliana Uilpa penitenziari, con il suo coordinatore Gioacchino Veneziano, e l’Ugl polizia penitenziaria con Francesco D’Antoni, commentano l’ennesimo atto di violenza perpetrato da da un detenuto nei confronti di un assistente capo di polizia penitenziaria – G.G di 44 anni mentre espletava il turno serale presso l’ottava sezione, insiegabilmente verso le ore 16,30 veniva colpito ripetutamente alla tempia da un detenuto lavorante con un oggetto acuminato, procurandogli ferite che hanno costretto il poliziotto a essere trasportato immediatamente al pronto soccorso.

 

“ Non sappiamo esattamente la dinamica – affermano – rimane però il fatto che sono fatti gravissimi, confermando la pericolosità quotidiana con cui sono costretti ad operare i poliziotti dell’Ucciardone, considerato che sabato scorso c’era già stata un’avvisaglia con un ulteriore evento critico che ha costretto 3 poliziotti a recarsi al pronto soccorso”.

Per i segretari regionali di Uilpa penitenziari e Ugl “è necessario che si lavori su molti fattori, tra cui quello che riguarda l’adeguamento degli organici di polizia, infatti, su 523 unità previsti dalle piante organiche ministeriali solo 350 sonogli effettivi, e se togliamo una media giornaliera di 50 assenti, significa che i numeri scendono ad appena 300 unità, di cui appena 150 uomini nell’arco delle 24 ore (quindi mediamente 50 per turno… sic!) ore che si occupano di vigilare sulla sicurezza della struttura che oggi contiene 550 detenuti”.

“Poi – continuano D’Antoni e Veneziano – pare che da un poco di tempo a questa parte la popolazione detenuta è insofferente alle regole, pur avendo la nuova direzione improntato la sua azione aumentando sensibilmente gli spazi e le iniziative ludiche e ricreative, e non vorremmo – concludono – che questo sia il prezzo che la polizia penitenziari deve pagare, ragion per cui chiediamo al direttor di sanzionare pesantemente i detenuti che si macchiano di aggressioni verso il personale”.

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