LA UILA INTERVIENE SUL FERMO DI CINQUE PESCHERECCI MAZARESI IN EGITTO

Il segretario provinciale della Uila (Unione italiana lavoratori agroalimentari) di Trapani Tommaso Macaddino interviene sul sequestro dei cinque pescherecci mazaresi fermati ieri a circa 20 miglia dalle coste dell’Egitto.
“Al di là della coincidenza con la visita in Egitto del Ministro italiano agli Esteri, - afferma - stupisce il fatto che vengano sequestrati contemporaneamente cinque pescherecci con trentacinque uomini di equipaggio a bordo, che sicuramente non sono usciti dal porto di Mazara del Vallo né per sconfinare in acque territoriali egiziane né per ostacolare le manovre di navi egiziane”.

E aggiunge: “I nostri pescatori, nonché cittadini italiani, sono sempre usciti in mare per lavorare dignitosamente per la cattura delle specie ittiche, dalla cui vendita traggono il loro reddito quotidiano, depauperato tra l’altro in questi anni dalla forte crisi che ormai attanaglia il settore della pesca”.

“Questa organizzazione sindacale – conclude Macaddino - ritorna a dire che occorre un grande lavoro politico-diplomatico con i paesi rivieraschi dirimpettai all’Italia affinché i sequestri non diventino pratica quotidiana di chiunque. L’auspicio è che la liberazione dei cinque pescherecci mazaresi sia imminente e che, dunque, i nostri pescatori possano far presto ritorno a casa”.

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