Tic e dispersione scolastica: l’impegno dei sindacati europei

Si è svolto ad Atene il 20 settembre il primo incontro di un progetto del Comitato Sindacale Europeo per l’Educazione finalizzato ad approfondire due tematiche importanti per gli operatori della scuola, l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e la dispersione scolastica che incide sullo sviluppo socio-economico dell’Europa. In rappresentanza della UIL Scuola hanno partecipato Lello Macro e Rossella Benedetti.
Per le implicazioni e le ricadute che queste due problematiche hanno sulle condizioni di lavoro del personale della scuola, i sindacati europei si sono attivati, coinvolgendo anche i rappresentanti dei datori di lavoro europei (EFEE), allo scopo di enucleare in modo preciso vantaggi e svantaggi dell’uso delle TIC finalizzate anche a ridurre l’abbandono scolastico. Infatti, se da una parte è emersa dall’analisi di alcune realtà europee l’indubbia necessità di adeguare la prassi educativa ai nuovi stili di apprendimento degli studenti, nativi digitali, dall’altra è emersa con altrettanta chiarezza la mancanza di formazione specifica per i docenti già in servizio e gli aspiranti tali. Le visite di studio condotte in quattro differenti Paesi europei hanno interessato sia istituti scolastici che istituti di formazione dei docenti e l’uso delle TIC non sembra essere oggetto di iniziative mirate. Giacché la formazione è in molti Paesi contrattualmente definita, la UIL Scuola ha ribadito che anche sul piano europeo bisogna sostenere le legittime rivendicazioni dei lavoratori a cui viene chiesto di essere innovativi senza, però, fornire loro strumenti o tempi e modalità adeguati per aggiornarsi. Non ci si oppone all’innovazione ma il personale coinvolto va sostenuto. Alla fine dell’incontro, i presenti hanno concordato su di una serie di raccomandazioni da rivolgere alla Commissione Europea, tra cui spicca, per l’appunto, la richiesta di una formazione di qualità per i docenti allo scopo di sostenere l’introduzione delle TIC e la riduzione della dispersione scolastica.

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