Report incontro sindacati - ministro del 4/10: la scuola non è allo sbando, più lo appare l'amministrazione

Nel corso dell’incontro sindacati – ministro, la Uil Scuola ha posto in apertura le questioni che più gravano sul personale a seguito della attuazione della legge 107 quale condizione per ricucire il rapporto con il mondo della scuola: la scuola non è allo  sbando, più lo appare l'amministrazione.

Trasferimenti 

Il personale in mobilità a seguito di algoritmi sbagliati ha la sola certezza di aver subito una ingiustizia, per ristabilire l' equità non deve dover ricorrere ai giudici ed agli avvocati. Occorre rifare i movimenti e creare condizioni di certezza per il futuro.

Precari

I tanti docenti precari devono avere certezza per la soluzione dei diversi problemi, con risposte univoche da parte dei diversi livelli dell'amministrazione e la definizione di soluzioni ponte che consentano un passaggio tra il vecchio ed il nuovo modello secondo modalità sostenibili e condivise.

Nel corso dell’incontro è stato riaffermato che i posti messi a concorso valgono per il triennio e quelli che hanno superato il concorso saranno tutti assorbiti.

Relazioni sindacali e temi aperti

La ripresa di positive relazioni sindacali, le intese e la contrattazione rappresentano le sedi in cui i diversi problemi possono trovare soluzione:  vincoli che pesano sul lavoro del personale ATA, la valutazione dei dirigenti  scolastici, troppo burocratica ed estranea alla vita reale delle scuole, il bonus professionale docenti.

Cronoprogramma

Le risposte fornite rappresentano una cauta apertura, che si concretizzerà con la definizione di un cronoprogramma.

E’ fissato per il  20 ottobre il prossimo incontro con il ministro che è impegnato a portare in legge di Stabilità questioni che riguardano il personale .

In questo contesto, la priorità del ministro è quella di ottenere l'unificazione dell’organico di diritto con l’organico di fatto,  che favorirà la stabilità del personale e maggiori opportunità di mobilità per il personale docente ed ATA, inoltre saranno destinate, dal Governo le risorse per il rinnovo del contratto e le modifiche normative che liberano la contrattazione.

Tutte situazioni che potranno essere meglio definite  dopo che saranno assunti impegni più chiari nella legge di Stabilità.

Gli incontri successivi si svolgeranno su tre direttrici: 

- mobilità del personale docente in termini di correzione dei possibili errori e avvio del confronto per il contratto sulla  mobilità per il prossimo anno.  A tal fine risulta positivo l'impegno verso l'unificazione dell'organico di diritto e quello  di fatto.

- Riapertura del confronto per l'assegnazione della titolarità dall'ambito alla scuola. Secondo quanto affermato nel corso della riunione si dovrebbe ripartire da dove si era interrotta la trattativa che, in sede di accordo politico, prevedeva criteri oggettivi per l’assegnazione alle scuole.

- Spazi di confronto per il rinnovo contrattuale che dovranno affrontare tematiche importanti come la formazione obbligatoria e la valutazione di docenti e dirigenti.

Nell' immediato la UIL ha ottenuto un intervento rapido di chiarimento per superare il divieto di reiterazione dei contratti oltre i 36 mesi, nei prossimi giorni sarà formalizzata la posizione.

Ci sarà, inoltre,  un tavolo tecnico sulla situazione del precariato, la predisposizione di un piano di immissioni in ruolo per il personale Ata, l'avvio del concorso per i DSGA.

I TFA, o altri strumenti per il conseguimento dell'abilitazione saranno affrontati nell'ambito della delega sul reclutamento.

Per quanto riguarda le deleghe, che risultano ancora ferme, tra cui quella per lo 0-6 e quella sul reclutamento,  il ministro si è impegnato a fornire prima dell'avvio  della discussione una informativa in sede politica.

A tale proposito la Uil Scuola, presenti all’incontro Pino Turi, Noemi Ranieri e Rosa Cirillo, ha messo in evidenza le contraddizioni di una legge, la 107 la cui filosofia impedisce un confronto proficuo sulle deleghe che sono frutto delle scelte (sbagliate) della legge.

 

 

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