CGIL, CISL e UIL ESPRIMONO UN GIUDIZIO FORTEMENTE NEGATIVO SULLE IPOTESI DI NUOVI PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO

I sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, UIL Scuola, coerentemente con quanto espresso dalle confederazioni sulle ipotesi di nuovi provvedimenti che investono pesantemente l’area del lavoro pubblico, esprimono un giudizio fortemente negativo anche sul modo in cui il governo si accinge a vararli. La totale assenza di un confronto con le parti sociali contrasta in modo stridente con quanto sottoscritto nella recente intesa del 3 maggio, alla quale peraltro non si è dato finora alcun seguito.

Flc Cgil, Cisl Scuola e UIL Scuola sono convinte che proprio valorizzando al massimo le sedi di confronto e negoziato sarebbe possibile dare risposte efficaci sia alla domanda di innovazione e qualità della scuola e delle pubbliche amministrazioni, sia a quella di una qualificazione della spesa pubblica. Fare della contrattazione la sede in cui saldare le esigenze di valorizzazione delle professionalità con quelle di una più alta qualità dell’offerta di servizi è l’obiettivo che muove l’azione del sindacato confederale anche nella presente difficile situazione di crisi, i cui costi non possono continuare a ricadere, come fino ad oggi sta avvenendo, prevalentemente sulle fasce sociali più deboli.
Le politiche scolastiche penalizzanti e recessive degli ultimi anni, che hanno determinato il taglio di oltre 120.000 posti di lavoro nella scuola, con percentuali che oscillano dal 12% al 17% a seconda dei profili, stanno già a dimostrare quanto sia iniqua, ingiusta e inefficace una politica di tagli lineari che non aiuta il Paese nel suo sforzo di ripresa e di crescita.
E’ più che mai necessario invertire il segno di queste politiche, ridare alla scuola e alla formazione la dovuta attenzione, perché possano essere in questo momento leva su cui agire con un necessario, forte investimento in capitale umano.
Fermare la politica dei tagli, rinnovare i contratti, riconoscere in modo adeguato l’impegno di chi ha visto progressivamente crescere la gravosità e la complessità del proprio lavoro, assicurare la stabilità indispensabile per l’efficace governo del servizio scolastico, respingere ipotesi di ulteriori interventi penalizzanti in materia previdenziale sono obiettivi su cui Flc Cgil, Cisl Scuola e UIL Scuola intendono mantenere alto il loro livello di impegno e di iniziativa.
Si apra, da subito, il confronto per dare piena attuazione all’intesa del 3 maggio, accantonando definitivamente atteggiamenti vessatori e punitivi nei confronti del lavoro pubblico e ancor più ogni tentativo di alimentare artificiose divisioni e conflittualità fra lavoro pubblico e privato.
La sfida dell’innovazione, della qualità e della produttività può essere affrontata e vinta valorizzando in modo costruttivo e responsabile le relazioni con le parti sociali, non attraverso atti unilaterali improntati a un rigore privo di prospettive, che il dilagare della disoccupazione e il basso livello delle retribuzioni, rendono sempre più insostenibile.
Flc Cgil, Cisl Scuola, UIL Scuola sono impegnate a sostenere queste rivendicazioni in stretto raccordo con le iniziative delle confederazioni.

Roma, 21 giugno 2012

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