Incontro al Miur su delega istruzione professionale‏

Si è svolto  oggi il terzo incontro tra il MIUR e le organizzazioni sindacali sull’esercizio delle deleghe previste nel comma 181 della legge 107/2015. Il tema dell’incontro è stato la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale. all’incontro hanno preso parte Lello Macro e Noemi Ranieri.

 

La dott.ssa Palumbo ha illustrato il quadro complessivo della delega, che si inserisce nel complesso quadro di revisione, attualmente in corso,  dell’art. 117 della Costituzione e che, per andare a regime, abbisogna di una quarta lettura da parte della Camera e dell’approvazione da parte del referendum confermativo.

Il quadro che si delinea capovolge le responsabilità tra Regioni e Stato, soprattutto sul settore formativo dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), delineando anche una inversione delle possibilità di interventi sussidiari che non verrebbero più effettuati dalle istituzioni scolastiche ma da quelle formative in capo alle regioni.

Quello degli interventi sussidiari è stato un campo altamente problematico, soprattutto in termini di coerenza tra percorsi triennali, che portano alla qualifica professionale, e successivi bienni che portano alla maturità.

Tra le finalità principali sono state indicate quelle di:

a) evitare duplicazioni di percorsi tra quelli statali e quelli  regionali;

b) evitare duplicazioni anche tra percorsi professionali e quelli tecnici, “sfoltendo” il repertorio delle qualifiche dei primi;

c) rendere l’offerta formativa più chiara e intellegibile per gli studenti e le famiglie, evitando confusioni e concorrenzialità tra i sistemi e al loro interno.

Per la UIL Scuola gli intenti generali sono condivisibili, è necessario operare rapidamente sia attraverso la delega che attraverso la gestione ordinaria per evitare la fuga dall’istruzione professionale. Un monitoraggio sugli effetti del riordino dei tecnici e dei professionali, previsto dai regolamenti sul secondo ciclo, più  tempestivo, avrebbe consentito di potenziare il sistema dell’orientamento scolastico per le famiglie e  gli studenti, cosi da contrastare i fenomeni di abbandono e di dispersione.

E’  necessario introdurre meccanismi di manutenzione delle qualifiche e dei titoli conclusivi dei percorsi per evitarne l’obsolescenza. Sistemi come quello tedesco, cui spesso di fa riferimento, prevedono una grande pluralità di indirizzi e qualifiche per far incontrare domanda ed offerta di lavoro. Tempi di revisione degli indirizzi molto rapidi per garantire  coerenza e spendibilità, per il tramite di decisioni assunte con il coinvolgimento costante delle parti sindacali, di quelle datoriali e  dell’amministrazione scolastica.

Al fine di favorire i collegamenti più efficaci tra istruzione formazione e lavoro è necessario, come la Germania insegna,  procedere per fasi successive di approfondimento e confronto con il sindacato per il contributo di merito e di scenario che su  tante materie può apportare.            

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