Rapporto di autovalutazione. L'esperienza delle scuole in primo piano

Il 95% delle scuole statali e paritarie, per un totale di 10.600, hanno compilato ad oggi il questionario scuola, primo step per la definizione del rapporto di autovalutazione, RAV che le scuole dovranno pubblicare a luglio 2015, sul loro sito istituzionale e nella piattaforma scuola in chiaro. Della esperienza che le scuole stanno attraversando, delle modalità con cui dovranno rapportarsi per la messa a punto dei piani di miglioramento nel corso del prossimo anno scolastico ed infine entro luglio 2017, per la pubblicazione del bilancio di rendicontazione sociale oggi si è discusso in un utile seminario nazionale organizzato da Uil Scuola e Irase. Con il contributo di Domenica Specchia, docente dell'IIS "Colonna" di Galatina (LE) valutatore esterno formato da invalsi per i progetti sperimentali VALES e di Melina Bianco, dirigente scolastico dell'I.C. "Borsellino" di Mazara del Vallo (TP) scuola sperimentale sottoposte a valutazione esterna, a cui si sono aggiunte le voci della dott.ssa Carmela Palumbo, direttore generale degli ordinamenti e del sistema di valutazione e della prof.ssa Annamaria Ajello, presidente dell'Invalsi e di Rosa Venuti, presidente Irase nazionale, si è riflettuto sulle opportunità, gli ostacoli, gli strumenti di semplificazione, sulle difficoltà che impegnano ancora i tanti operatori, in vista del miglioramento a cui l'impianto autovalutativo vuole tendere.

Questo il punto della situazione:
- a breve sarà presentata alle organizzazioni sindacali della scuola una proposta di valutazione della funzione dei dirigenti scolastici, quale parte integrante e fortemente significativa per i processi e gli esiti.
- Il Miur ha avviato una riflessione sulla valorizzazione del ruolo della scuola dell'infanzia, come richiesto dalla UIL, all'interno del modello di autovalutazione.
- MIUR e Invalsi lavorano per introdurre l'autovalutazione anche nei corsi dell'istruzione degli adulti ed all'IeFP, finora esclusi dall'innovazione.
- Per i dirigenti tecnici, anello debole del sistema tripartito avviato dal DPR 80/2013, si profila una procedura di reclutamento riservata, con ogni probabilità, ai dirigenti scolastici, con tempi lunghi poco favorevoli alla messa a regime del modello di valutazione introdotto dalla direttiva 11/2014 e dalla circolare 47/2015.
Per la Uil i problemi connessi alla formazione in servizio del personale, quelli per il finanziamento strutturato per il funzionamento dell'Invalsi vanno affrontati spostando maggiori risorse sull'istruzione in rapporto al PIL, per il quale siamo ultimi in Europa.
La funzione valutativa non deve esclusivamente caratterizzare la dirigenza tecnica.
È necessario dare conto degli esiti dei percorsi sperimentali e favorire la costituzione di reti di scuole utili anche per favorire una cultura valutativa, non sanzionatoria ma orientata al miglioramento complessivo della struttura e del funzionamento delle scuole.
È indispensabile infine semplificare i procedimenti burocratici di tutte le attività connesse alle rilevazioni ed alle acquisizione di dati richieste da Invalsi, anche attraverso il ricorso a strumentazioni informatiche.

L'incontro è stato aperto da Noemi Ranieri e coordinato da Elio Carfagna, presidente Irase Marche.

Il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna ha rilanciato nelle conclusioni l'impegno dell'organizzazione a supporto delle scuole e del personale, che invece di essere lasciato solo ad affrontare il carico di continue innovazioni, necessita di certezze, riconoscimento professionale e un quadro chiaro di riferimenti ordinamentali.

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