MAZARA DEL VALLO. LA UIL FPL CONTRO I RITARDI NELLA RISTRUTTURAZIONE DELL'OSPEDALE ''AJELLO''

"Siamo costretti a constatare che le perplessità manifestate dalla Uil Fpl in occasione dell’incauto e anticipato sfollamento del presidio ospedaliero di Mazara del Vallo “Abele Aiello”, ancor prima di avere assicurata una corposa ed adeguata area di emergenza e urgenza, e la relativa aggiudicazione della gara per la ristrutturazione dell’ospedale Abele Ajello, erano non solo fondate ma anche annunciate".

 

Lo afferma il segretario provinciale della Uil Fpl Giorgio Macaddino in una lettera ai dirigenti dell’Asp di Trapani, dopo che i lavori di ristrutturazione del nosocomio sono stati rimandati per l’ennesima volta. 

"A distanza di mesi – aggiunge Macaddino -, ancora oggi non si intravede l’inizio dei lavori, non vi è l’area d’emergenza ultimata, il presidio ospedaliero di Mazara ridotto a un cimitero, saccheggiato delle sue migliori professionalità che sono state “deportate”, sì, proprio così, i lavoratori sono stati come deportati presso una grande e lussuosa nave da crociera senza una guida certa, quale appare oggi il presidio ospedaliero di Marsala. Denunciamo con rigore il fallimento e l’inadeguatezza mostrata dalla sanità nuovo corso che in provincia di Trapani doveva rappresentare la svolta".

Il segretario della Uil Fpl di Trapani conclude rivolgendo diverse richieste ai rappresentanti dell’Azienda sanitaria trapanese con l’obiettivo di conoscere in che stato si trovi attualmente la sanità nel nostro territorio. "Chiediamo – afferma - un capillare monitoraggio della condizione in cui operano i lavoratori tutti dei vari presidi di Trapani, Marsala, Castelvetrano, Salemi, Alcamo e Mazara del Vallo. Chiediamo uno stop ai continui spostamenti senza regole e cognizione del personale che “danza” da un posto all’altro, con disposizioni il venerdì alle ore 13. Chiediamo una verifica, ormai improcrastinabile, dei carichi di lavoro nei vari P. O. come Marsala, Castelvetrano e Trapani, nonché un’ispezione presso il presidio ospedaliero di Marsala per verificare se vi siano apparecchiature in giacenza, acquistate per diverse migliaia di euro e tuttora dimenticate ancora incelofanate. Sarebbe necessaria, infine, nei prossimi giorni, una task force nella sanità privata che a vario titolo opera in provincia. Riteniamo che via sia una diffusa e variegata disorganica applicazione di contratti di lavoro con stipendi da fame e rette da nababbi".

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