MAZARA DEL VALLO. MACADDINO (UIL FPL): “L’OSPEDALE ABELE AJELLO AL LIMITE DEL COLLASSO”

“A Mazara del Vallo, di fatto, l’ospedale Abele Ajello non esiste più. L’Azienda sanitaria provinciale non ha mantenuto le promesse fatte in merito al mantenimento dei servizi offerti dalla struttura ospedaliera nell’attesa che venga costruito il nuovo ospedale. Nemmeno l’area di emergenza allestita in via Livorno è ancora pronta. Si offre così all’utenza un servizio incompleto, inefficiente e che causa notevoli disagi”.

Lo afferma il segretario generale della Uil Fpl di Trapani Giorgio Macaddino in una lettera indirizzata al commissario straordinario dell’Asp di Trapani Fabrizio De Nicola, nella quale, dopo che fa il punto sulla situazione attuale dell’ospedale mazarase, segnala le criticità che si possono riscontrare all’interno del nosocomio.

Ecco uno stralcio della lettera con cui Macaddino mette in evidenza, punto per punto, le carenze dell’ospedale di Mazara:
• Non esiste in atto nessuna sala operatoria utilizzabile e nemmeno una stanza con garanzie minime di sterilità dove poter effettuare eventuali manovre invasive d’urgenza;
• Non ci sono i chirurghi e i ferristi reperibili come era stato promesso per eventuali interventi indifferibili;
• In atto, per motivi di malattia, manca anche il chirurgo del turno di mattina, per cui non si effettuano assistenza ambulatoriale ed endoscopie, né si esaudiscono le consulenze di pronto soccorso;
• Sebbene ci sia un ginecologo reperibile, non esiste sala parto né ostertrica reperibile per eventuali parti d’urgenza;
• La cardiologia è impedita al ricovero di pazienti acuti in quanto non in grado di effettuare un monitoraggio adeguato;
• È stata interrotta da oltre un mese l’attività di impianto di pace-maker, fiore all’occhiello dell’ospedale mazarese, all’avanguardia in provincia in questa specialità. I pazienti devono essere trasferiti all’ospedale di Trapani o di Sciacca;
• Le urgenze pediatriche devono essere affrontate dal medico di pronto soccorso con eventuali trasferimenti in atri presidi, poiché non esiste, come era stato invece promesso, il pediatra reperibile;
• Manca da oltre sei mesi l’apparecchiatura per effettuare emogasanalisi, essenziale in molte patologie acute, nonostante i diversi solleciti per la riparazione o l’acquisto della stessa;
• Gli anestesisti in servizio nel presidio sono rimasti in quattro, due in ferie già pronti per andare in quiescenza, altro andrà via a breve in quanto vincitore di concorso in altra Asp. Da ottobre alcuni turni vengono coperti da medici anestesisti dell’ospedale di Castelvetrano;
• Il reparto di radiologia spesso si trova senza medico di turno o reperibile, per cui le radiografie e le Tac vengono effettuate in loco, per poi essere inviate a Castelvetrano o Marsala per essere refertate. L’utenza che necessita di ecografie deve trasferirsi presso detti ospedali;
• Quando nelle ore notturne o su alcuni turni diurni, manca il centralinista gli operatori del pronto soccorso sono costretti ad assolvere a tale compito, sottraendo tempo prezioso all’utenza soprattutto nelle situazioni di emergenza dovendo contattare il personale reperibile, i 118 o altre strutture sanitari.

“E’necessario che i responsabili dell’Asp di Trapani – conclude il sindacalista - prendano i dovuti provvedimenti affinché si possa garantire un servizio sanitario nei limiti della decenza. Non si può scherzare con la salute, e quindi con la vita delle persone”.

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