La Uil Trapani lancia il “Progetto Giovani” - Tumbarello: “Sosterremo le buone idee per trasformarle in azioni”

Sostenere i giovani nella ricerca e nella creazione di un lavoro, informandoli sulle opportunità esistenti e su come potere sviluppare le loro idee. Con questi obiettivi la Uil Trapani lancia il “Progetto giovani”. “Abbiamo deciso di essere vicini ai nostri ragazzi in cerca di occupazione – afferma il segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello - convinti della necessità di fare qualcosa per facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro. Come Uil, fino ad ora, abbiamo sempre fatto da pungolo alle amministrazioni, alle istituzioni e alla politica affinché si potessero creare occasioni per sostenere chi è alla ricerca di occupazione. Oggi siamo pronti a fare un passo avanti. A impegnarci affinché ogni buona idea si possa trasformare in azione, promuovendo ogni fattiva partecipazione, utilizzando proposte e informazioni”.
Per informare i giovani la Uil Trapani ha creato un apposito spazio sul web nel sito della Uil Trapani denominato “Per i Giovani ”(http://www.uiltrapani.it/per-i-giovani), in modo da utilizzare uno strumento, per l’appunto Internet, di facile accesso e vicino a questa fascia d’età.
Sono stati creati poi spazi sui social network: un profilo Facebook “Uil Giovani Trapani” (https://www.facebook.com/profile.php?id=100008709048490&fref=ts), un account Twitter (https://twitter.com/GiovaniUilTp), una email (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. La Uil Trapani, inoltre, ha lanciato l’hashtag #scrignodelleidee come contenitore di proposte e di idee.
“E’ nostro dovere – aggiunge infine Tumbarello – far si che ogni opportunità, che proviene dal singolo imprenditore, dalla Regione Siciliana, dallo Stato Italiano o dall’Unione Europea, sia conosciuta ed eventualmente utilizzata dai giovani della nostra provincia. Sono ancora troppi i ragazzi cosiddetti Neet, che non studiano e non lavorano, che soprattutto il lavoro nemmeno lo cercano”.

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