"Educare alle differenze”. Un successo difficile da ignorare
- Dettagli
- Creato Lunedì, 29 Settembre 2014 09:58
“Un vero successo!!” Così definiscono l’evento, che ha avuto luogo a Roma il 20 e 21 settembre, le organizzatrici, attiviste delle associazioni SCOSSE (Roma), Progetto Alice (Bologna), Stonewall Glbt (Siracusa) e perfette padrone di casa di una “due giorni” che ha visto la partecipazione di più di 600 persone tra insegnanti, educatori e persone a vario titolo interessate, oltre a più di duecento associazioni, dai centri antiviolenza, alle realtà Lgbt.
Si tratta del Convegno Nazionale "Educare alle differenze" al quale ha partecipato, per la UIL di Trapani , Antonella Parisi, Responsabile Territoriale per le Pari Opportunità.
Sette tavoli di lavoro allestiti per parlare di educazione alle diversità a scuola e per cercare di capire dove si inceppa un modello che ormai troppo spesso genera violenza, omofobia e femminicidio nelle sue forme più estreme.
“Il nostro obiettivo” emerge dalla lettura delle relazioni finali “è quello di arrivare a una scuola pubblica, laica e democratica” e, la strada da percorrere per arrivare a ciò, è un percorso obbligato che parte dalla formazione sul corpo docente e attraversa il coinvolgimento diretto delle istituzioni, che avranno il dovere di promuovere e finanziare questo progetto di nuova educazione sociale, affinché concetti astratti come “rispetto e accoglienza del diverso” (immigrati, culture alternative), “abbattimento di una cultura a discapito di donne e persone Lgbt”, “abbattimento degli stereotipi di genere” e “ricostruzione di un modello sociale in cui uomini e donne abbiano piena legittimità in quanto individui” , diventino finalmente realtà.
Il tutto condito dall’accoglienza dei membri dell’Associazione Genitori Di Donato che hanno ospitato molti degli intervenuti in case private, che hanno offerto il pranzo a tutti gli intervenuti, che hanno preparato torte e caffè a dimostrazione che ci sono famiglie nel nostro paese disposte ad accettare un modello in cui la “diversità” è ricchezza e non “anomalia”.