Le donne della Uil Trapani aderiscono alla Campagna #BringBackOurGirls

Anche la Uil Trapani si unisce alla mobilitazione mondiale per la liberazione delle 300 ragazze nigeriane rapite il 15 aprile scorso dal dormitorio del loro collegio. La campagna mondiale, partita con l'hashtag #BringBackOurGirls, è stata lanciata da Malala Yousafza, la giovane presa di mira dai taliban per la sua lotta a favore dell'istruzione femminile, con la speranza di riuscire a esercitare una maggiore pressione sulle autorità nigeriane, affinché le 300 ragazze vengano restituite alle proprie famiglie.
“ #Malala è solidale con i nigeriani e con le persone in tutto il mondo che chiedono un intervento per riportare a casa le nostre ragazze (#BringBackOurGirls) ", si legge sull'account Twitter della Fondazione di Malala.

Ma l ragazze rapite il 15 di aprile,non sono le prime. Negli ultimi anni in Nigeria ne sono state rapite migliaia a piccoli gruppi. Le trecento ragazze cristiane musulmane rapite ora e prelevate con l’inganno da uomini vestiti da militari, sono le ragazze delle famiglie più in vista della società e sono state rapite perché sono il simbolo della nuova Nigeria, quella che vuole emergere, che ha la coscienza della propria forza e delle proprie capacità.

Sono giovani che stavano per prendere un ambito diploma, il WAEC, West Africa Examination Commission, che consente di avviare studi e carriere prestigiose, anche all’estero e che ora vengono usate per mandare un messaggio chiaro a tutte le donne nigeriane che, se vogliono vivere, devono tornare sotto il dominio maschile, sottomesse ai desideri e alla legge di altri, e ad ottusi dettami religiosi.

La Uil Trapani si unisce pertanto al coro di voci che da tutto il mondo si sta levando perché le ragazze vengano restituite alla propria vita, alle proprie aspirazioni e perché abbiano l’opportunità di avere carriere importanti, per dare il loro fondamentale contributo per cambiare le cose in Nigeria così come in altri paesi.

Antonella Parisi
Coordinatrice Territoriale PO

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