Lavoratrici della Comunità “De Giovanni” di Alcamo da nove mesi senza stipendio - Uil Trapani al sindaco: “Porre rimedio in tempi brevi. Intenzionati a rivolgerci alla Prefettura”

“Registriamo profonda amarezza per il grande rammarico dell’amministrazione comunale nel riscontrare la nostra nota sulla situazione in cui versa la comunità alloggio ‘Oronzo De Giovanni’ e la forza lavoro che si trova in servizio presso la struttura. Ribadiamo quanto rappresentato precedentemente, ovvero che le lavoratrici non percepiscono da parte della loro azienda il proprio stipendio, da nove mesi, ed invitiamo con carattere d’urgenza  l' amministrazione  comunale,  a verificare, così come già in precedenza fatto notare, la corretta gestione della struttura rispetto a quanto previsto dagli atti di gara, ad esempio per quel che riguarda l’offerta migliorativa”.

Lo afferma Aldo Vaccaro della Uil di Trapani in risposta a quanto replicato dall’amministrazione comunale alcamese a proposito della vicenda riguardante la comunità alloggio per disabili psichici “De Giovanni”.

“Curioso, poi,  glissare sulle interruzioni delle varie utenze come gas e luce – aggiunge – fattori che hanno messo a rischio la salute dei pazienti ricoverati e soprattutto le condizioni ambientali della stessa struttura che lasciano certamente a desiderare. Rammarico sì, certo, delle mancate azioni consequenziali mai poste in essere, nonostante più volte promesse, da chi ha incontrato questa organizzazione sindacale e i lavoratori senza mai giungere a una definitiva risoluzione pur prendendo impegni e dichiarando azioni ben precise”.

“Le violazioni sono tali – continua Vaccaro - , che non permetterebbero più la gestione del servizio con l’attuale società. Diciamo ancora una volta all'amministrazione che piuttosto che rammaricarsi per la nostra nota, di provvedere alla revoca secondo legge e assicurare la continuità a soggetti deputati, operando secondo le norme che regolano tali materie anziché prorogare come appena fatto il servizio aggravando ancor di più le condizioni dei lavoratori e dei pazienti. A tutelare i lavoratori e gli operatori della struttura abbiamo l’onore di continuare ad assicurarlo noi come Uil, invitiamo invece l’amministrazione a prodigarsi e svolgere il proprio ruolo perché di certo le lavoratrici non si sono sentite tutelate da quest'ultima”.

E conclude: “Ci riserviamo, qualora entro un lasso di tempo brevissimo, non registreremo azioni di discontinuità, di procedere ad una specifica richiesta di audizione per rappresentare i fatti presso la prefettura di Trapani”.

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