Licenziava i dipendenti e poi pretendeva la restituzione di parte del Tfr liquidato - Tumbarello (Uil): "Denunciare per uscire dalla prigionia del bisogno"

"Bisogna sempre trovare il coraggio di denunciare per uscire dalla prigionia del bisogno. La Uil non lascerà mai soli i lavoratori, non mancando di adempiere al proprio ruolo di difesa e di tutela dei diritti dei lavoratori".

Lo afferma il segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello in merito alla vicenda che ieri ha portato all'arresto a Trapani del titolare di un'impresa di pulizie che avrebbe licenziato i dipendenti, pretendendo poi la restituzione di parte del Tfr liquidato. 

"Questa nostra terra che ha bisogno di lavoro per svilupparsi e migliorare le condizioni di vita dei propri cittadini – afferma Tumbarello – non può sottacere ogni singolo soppruso che ne ostacola lo sviluppo. Il lavoro, quello legale e dignitoso, unico e vero buon affare, deve soppiantare e sostituirsi  al malaffare che parte da simili episodi, lasciando spazio a legalità e trasparenza.

Per questo ogni redicenza costituisce un danno in taluni casi ancor peggiore dell'eventuale atto criminale del datore di lavoro".

E continua: "Per non abbassare mai la guardia su questi temi basilari per la nostra terra è necessario che ogni tavolo istituzionale già esistente o da costituirsi per specifiche tematiche si realizzi con tempi e modi predeterminati. La Uil non farà mancare il proprio contributo in termini di concretezza".

Sui temi della legalità e del lavoro come opportunità di sviluppo la Uil non intende abbassare la guardia. "Non ci stancheremo mai – conclude il segretario generale Uil Trapani – di profondere il nostro impegno in questo senso. Numerose sono le inziative già in campo e quelle in programma, come quella di mercoledì prossimo in cui nell'ambito di un'iniziativa di Confindustria Trapani, avremo la possibilità di confrontarci con vari soggetti del territorio per parlare di beni confiscati alla  Mafia come opportunità per creare nuovo lavoro".

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