Convitto per audio fono-lesi Marsala - La Uil Trapani chiede il rilancio della struttura
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- Creato Giovedì, 26 Marzo 2015 11:37
“Rilanciare il Convitto per audio fono-lesi di Marsala, in modo da scongiurare la chiusura della stessa struttura”. A chiederlo con una lettera indirizzata al Commissario del Libero Consorzio dei Comuni di Trapani è il segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello. La lettera è indirizzata, inoltre, a al dirigente dell’Ambito scolastico territoriale di Trapani, al rettore Convitto Statale per audio fono-lesi di Marsala, al direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale Sicilia, al Segretario Regionale della Uil Scuola Sicilia e al Miur.
“La Uil – afferma Tumbarello – ha seguito le tante evoluzioni che hanno interessato nel tempo il Convitto, registrando una continua diminuzione dei convittori e dei semiconvittori che lo frequentano. L’attuale situazione necessita di un’adeguata analisi perché il Convitto possa continuare a essere funzionante e ad esercitare l’importante funzione sociale per la quale nasce potendo dare un significativo contributo alle famiglie degli alunni audiolesi di Marsala e di altri comuni siciliani”.
Nell’anno scolastico in corso, infatti, sembrerebbe che nessuna iniziativa per il rilancio della struttura sia stata messa in atto durante e “che in alcune particolari condizioni – aggiunge il segretario generale della Uil Trapani - non siano garantiti gli standard previsti dalla norma vigente, per quel che riguarda la presenza del contingente di personale educativo, soprattutto nel rapporto e per le competenze di educatori ed educatrici”.
Tumbarello esprime, dunque, preoccupazione per l’eventuale chiusura del Convitto marsalese che causerebbe esubero di personale educativo ed Ata.
“La Uil – conclude Tumbarello - ha già rappresentato per le vie brevi, e non in poche circostanze, al Dirigente dell’Ambito Scolastico Territoriale di Trapani, come le anomalie che hanno riguardato l’organico del personale educativo, dichiarato in esubero già lo scorso anno, non dovessero determinare un anno di apertura “inutile” e non dovessero servire a certificare comunque la morte del Convitto. In tal caso il Dirigente dell’AST e il Rettore pro-tempore sarebbero colpevoli di una chiusura preventivata che già presagivamo e che non si sentiamo di avallare”.
Per tutte queste ragioni il segretario Uil Trapani chiede al commissario del Consorzio, e a tutti gli altri soggetti interessati, la costituzione di un tavolo tecnico per mantenere il vita la struttura.