LETTERA AL SINDACO ADAMO SULLE SPIAGGE MARSALESI

Al Sindaco del Comune di Marsala

Al Presidente del Consiglio Comunale di Marsala

oggetto: spiagge di Marsala.

Con delibera G.M.n164 del 25 giugno 2012 l’Amministrazione Comunale ha predisposto il PUDM (piano utilizzo demanio marittimo) della città di Marsala. Indipendentemente dal tecnicismo e formalismo nelle procedure stabilite per le eventuali osservazioni, noi riteniamo che l’atto abbisogna di un ulteriore passaggio di confronto democratico con la Città prima dell’adozione da parte del Consiglio Comunale.

 

Per questa ragione, e per quanto qui di seguito segnato, chiediamo un urgente incontro politico con le SS.LL, nel corso del quale la scrivente, che da anni si adopera affinché la Città possa dotarsi di questo importante strumento, indispensabile per il suo sviluppo turistico, esprimerà le proprie valutazioni ed indicazioni a tutela dei diritti ed interessi dei consumatori.

Dalla visione degli atti del PUDM si rileva che il piano è stato sicuramente redatto prima dell’atto di indirizzo datato 26 aprile 2012. Quindi un atto della precedente Amministrazione, tant’è che nello stesso non si fa menzione alcuna del D.A del 4/07/2011 che è fondamentale per la redazione del piano. Di questo decreto si fa invece menzione nell’ulteriore atto di indirizzo datato 12 giugno 2012. Il PUDM a nostro parere va rivisto e modificato in quanto non è perfettamente in linea con lo spirito della legislazione (L.R.15 del 29/11/2005 e D.A. del 4/7/2011) che è stata varata affinché venisse salvaguardato l’interesse del cittadino che ha diritto a fruire delle spiagge e del suo mare liberamente.

 Di fatto a Marsala oggi in corrispondenza delle strade pubbliche di accesso al mare, dove e possibile anche parcheggiare la propria auto od altro mezzo, sono stati installati ed ampliati, (alcuni anche a dismisura) stabilimenti balneari, chioschi, gazebo et ecc., limitando fortemente l’accesso dei cittadini alle spiagge. I cittadini che non vogliono fruire dei servizi di balneazione a pagamento e desiderano accedere alle spiagge libere devono purtroppo avventurarsi per stradine tortuose e polverose percorrendo parecchie centinaia di metri a piedi sotto il sole, prima di trovare un varco verso il mare. Tutto ciò non è corretto ed anche discriminatorio nei confronti dei tanti cittadini, che, dato il periodo di crisi economica, non possono permettersi spendere denaro per godere del nostro mare.

Non a caso, infatti, la predetta normativa stabilisce rigidi limiti alle concessioni ed una percentuale non  inferiore al 50% delle spiagge accessibili da destinare alla fruizione pubblica. Di tutto questo nel piano in questione noi non abbiamo trovato niente, e nulla si dice rispetto alle concessioni in vigore, alcune delle quali andrebbero almeno e sicuramente ridimensionate. A nostro parere, tranne alcuni spunti interessanti che riguardano il futuro, con questo piano è stato fotografato e salvaguardato soprattutto lo status-quo confermando il permanere di tutti i problemi sopra evidenziati, quindi la sua non conformità al dettato legislativo. Vale ricordare che la situazione attuale è figlia di tutti i pareri positivi alle concessioni ed ampliamenti espressi negli anni dalle Amministrazioni precedenti, anche in vigenza della legislazione del 2005.

Quindi un irresponsabile comportamento omissivo nel non avere adottato il PUDM per tempo, ed aggravato dal fatto di  non avere tenuto nemmeno in debito conto, nei pareri positivi alle concessioni ed ampliamenti, dei principi espressi nella predetta normativa già vigente a quel tempo. Era corretto adottare subito il PUDM e poi, in esecuzione di questo, rilasciare gli eventuali pareri positivi. Ricordiamo e pensiamo di non sbagliare nell’affermare che tutte le richieste hanno ottenuto parere positivo da parte del nostro Comune. Ecco il caos ed i problemi per i cittadini, unici titolari del diritto ad accedere e fruire delle spiagge.
 I diritti dei Cittadini sono stati in pratica posposti a quelli dei concessionari, violando, a nostro parere, anche il principio di salvaguardia dell’interesse pubblico. Nonostante tutto noi siamo convinti che è ancora possibile conciliare gli interessi generali della collettività e quelli dei gestori.

Il PUDM non può essere solo un atto burocratico adottato in corsa dall’Amministrazione in carica  che investe soprattutto il Consiglio Comunale, per evitare di incappare in qualche commissario regionale ad acta nominato per approvarlo frettolosamente così come è, visto e considerato che sono scaduti i termini stabiliti dal predetto D.A del 2011 e della sua proroga scaduta nel mese di aprile scorso.

Le spiagge sono un patrimonio di tutti e vanno valorizzate e regolarizzata la loro fruizione rendendole accessibili. Ci preme evidenziare che in merito la Città si è anche espressa con una petizione popolare firmata da oltre mille cittadini e turisti che soggiornavano a Marsala, che non hanno condiviso nel tempo questi provvedimenti concessori. Codesta Amministrazione, che non ha colpe in merito, con il suo coraggioso Sindaco, ha ottenuto i consensi per cambiarla in meglio questa Città dopo gli errori macroscopici commessi dai suoi Predecessori. Altrettanto vale per il nuovo consiglio Comunale con il suo Presidente. Approvare questo piano significa continuare negli errori del passato.

Per queste ragioni occorre una discussione ad ampio raggio, dopo una illustrazione dello stesso piano che ne faccia capire gli aspetti salienti anche ai profani, con il coinvolgimento di tutte le organizzazioni interessate, affinché il PUDM adottato sia veramente quello della città di Marsala.

In attesa della convocazione per l’incontro che le SS.LL non mancheranno di svolgere, inviamo cordiali saluti.
Trapani 16 Luglio 2012

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