STRISCE BLU E PIANO DEL TRAFFICO

Sebbene i parcheggi a pagamento non siano ancora operativi, l’agitazione dei Cittadini trapanesi è piuttosto palpabile. Nel giro di poco tempo la Città ha dovuto far fronte a una vera e propria “ondata di macchia blu” che rischia seriamente di mettere in crisi “l’ecosistema” trapanese.

Se è pur vero che l'Amministrazione Comunale ha predisposto appositi studi sul traffico urbano, non è giustificabile quest’eccessiva presenza di stalli a pagamento senza avere individuato contemporaneamente, nelle immediate vicinanze, soprattutto nelle aree centrali e non solo periferiche, parcheggi liberi e gli stalli gialli per i disabili. In queste prime fasi ci è sembrato che l’obiettivo primario dell’Amministrazione Comunale sia finalizzato principalmente alla riscossione dei pagamenti dei parcheggi tralasciando il miglioramento complessivo delle condizioni di percorribilità e fruibilità della Città. Tra l’altro ci risulta che alcuni stalli sono allocati in modo difforme rispetto a quanto disciplinato dal codice della strada il quale stabilisce che tra questi spazi delimitati e le intersezioni delle curve e degli incroci, deve intercorre la distanza minima di almeno 5 metri. Noi riteniamo che scelte di questo tipo dovrebbero essere inquadrate nel contesto più ampio di una strategia da concretizzarsi nel “piano del traffico”, che non ci risulta essere stato ancora adottato da codesto Comune, dove dovrebbero essere individuate anche le aree da destinare a parcheggio. Il tutto finalizzato soprattutto ad un uso razionale del territorio, per un miglioramento della qualità ambientale ed una riduzione dell'inquinamento atmosferico, e quindi dei conseguenti danni alla salute dei cittadini correlati all'eccessivo uso individuale dei veicoli. Sarebbe opportuno conoscere come si possano migliorare le condizioni del traffico veicolare di una città come Trapani, empia di tante legittime ambizioni, quando la stessa viene giornalmente mortificata nel suo orgoglio da una ferrovia che ancora tutt’oggi la divide in modo vergognoso. Constatiamo, altresì, che non sono certamente migliorati, e quindi adeguati a queste scelte, i servizi pubblici alternativi all’uso del mezzo proprio, e non ci risultano essere in progettazione parcheggi o individuate aree da destinare alla sosta di autoveicoli. Abbiamo visto di recente il fiorire di sensi unici in molte strade, anche di adeguata ampiezza da consentire il doppio senso di circolazione, che non hanno certamente migliorato la circolazione veicolare. A tal proposito noi riteniamo che in questo modo si riducono i chilometri di percorribilità delle strade, creando un ulteriore intasamento delle stesse, giri continui per raggiungere mete vicine o un parcheggio libero, più consumo di carburanti e più inquinamento. Realizzare delle reti di piste ciclabili urbane, diverse da quella esistenti nella immediata periferia, tra l’altro in abbandono, corroborate dall’incitamento all’uso delle biciclette, potrebbe essere un modo per decongestionare la Città. Queste purtroppo dalle nostre parti continuano ad essere solo un miraggio. Per le strisce blu sono sorti anche alcuni comitati spontanei di Cittadini che contestano, giustamente, tali scelte che mal si conciliano, non solo con quanto sopra esposto ma anche con la crisi economica che stiamo vivendo. E’ chiaro che pagare la sosta significa un aumento ulteriore del costo della vita, un altro colpo all’economia, ed un ulteriore esborso da parte dei lavoratori, dei pensionati e delle categorie più deboli. Pertanto, ai sensi dell’Art.2 della Legge 24.12.2007 n.244,che sancisce che le associazioni dei consumatori hanno il diritto di essere sentite, soprattutto al momento della emanazione della carta dei servizi, con la presente si chiede un urgente incontro con la S.S. al fine di esaminare il “piano operativo gestionale dei parcheggi pubblici” e contemporaneamente affrontare i problemi della circolazione veicolare per arrivare, nel più breve tempo possibile, a discutere su una bozza del piano del traffico della città di Trapani.

Cordiali saluti.

Il Presidente

Giuseppe Amodeo

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